Prima di cominciare un percorso di studio ARS è necessaria una audizione preliminare in cui Colombini possa comprendere le problematiche della tua voce e individuare le resistenze che bloccano il libero flusso dell’emissione vocale.
NB. nel metodo ARS non si parla mai di errori, ma solo di resistenze da superare.
Al termine dell’audizione, si concorderà insieme con l’insegnate un piano di studio personalizzato e saranno indicati con chiarezza gli obiettivi e i tempi in cui raggiungerli.
In questa fase verranno spiegati tutti gli aspetti fondamentali teorici del metodo, con molti esempi pratici e ben memorizzabili. Saranno per esempio spiegati i meccanismi attraverso i quali la voce apprende. Molto spesso infatti il cantante sa bene cosa non funzioni nel tuo canto, ma non riesce a comunicare con al propria voce e a ottenere quello che desidera. Questo accade perché l’intelligenza muscolare è differente da quella intellettiva. ARS si preoccupa quindi innanzitutto di spiegare le tecniche per poter finalmente comunicare con la propria voce.
Per farlo, ARS usa un’immagine ironica ed efficacissima: chiede di considerare la voce come una scimmia deficiente (dal latino deficere = mancare), un simpatico animale che è stato dato in dotazione al cantante e che possiede una sua natura, temperamento e indole ben definiti e differenti dalla persona stessa. La voce/scimmia, avendo una intelligenza muscolare, manca (defìcit) di alcune capacità dell’ intelletto, come la capacità di discernimento tra giusto e sbagliato. Essa possiede suoi propri processi di apprendimento e una limitata capacità di attenzione.
ARS sfrutta infatti due funzioni del nostro cervello: il sistema cognitivo e il sistema istintivo (cfr gli studi del premio Nobel Daniel Kahneman). Il primo è una sistema lento che richiede concentrazione e consuma glucosio, il secondo è un sistema rapido, a risparmio energetico, che crea molte approssimazioni. L’apprendimento sfrutterà le potenzialità di entrambe le funzioni. Per esempio, per una nuova abilità da imparare, l’iter sarà: sistema cognito → ripetizione → sistema istintivo. A una spiegazione lenta e supportata da attivatori del cognitivo, seguirà la ripetizione che renderà l’abilità istintiva.
Tutto questo cambia il rapporto con la tua voce e quello tra insegnante – cantante. In ARS non esiste la piramide gerarchica maestro-allievo, l’insegnate è colui che conosce delle abilità, l’apprendente colui che le sta acquisendo (Colombini on usa volutamente il termine studente).
ARS rispetta la natura della voce e a non temere gli errori perché sbagliare è l’unico modo per progredire! Insegnate e apprendente lavorano in modo sinergico alla stessa causa: ammaestrare la voce/scimmia!
In questa fase, esattamente come se si stesse costruendo una casa, si parte dalle fondamenta: la respirazione diaframmatica. Con una sola lezione si può capire il suo funzionamento in modo semplice e chiaro, sgombrando così il campo da dubbi, false credenze e abitudini errate. Subito dopo si mette in pratica la teoria con appositi esercizi, che hanno la caratteristica di essere auto-apprendenti: il diaframma lavorerà da solo in elasticità e non in forza e, attraverso la sola ripetizione, il fiato si allenerà. Si impara in questo modo l’appoggio e il sostegno. Parallelamente alla respirazione, e sempre sotto la supervisione dell’insegnate, viene insegnata la corretta postura da cui non si può prescindere per avere una buona tecnica vocale.
Costruite le fondamenta, si procederà con la costruzione degli alloggi della voce. In questa fase si creerà il flusso del canto, ossia si supereranno le resistenze e troverà risposta a domande quali: “Dove metto il suono?”; “Perché questo acuto qualche volta mi viene e qualche volta no?”; “Perché mi si stringe la gola, perché faccio fatica?”. Conoscere e superare le resistenze fornirà queste risposte.
Esse posso essere di diversa natura: vocale (errata proiezione del suono, voce nasale etc.); fisica (mandibola rigida, lingua contratta, postura errata etc.); mentale (errata immagine mentale di un determinato passaggio); psicologica (paura di sbagliare, non sapersi lasciare andare etc.).
Ogni resistenza viene affrontata e superata con esempi ed esercizi pratici: vocali, visualizzazioni e gesto-visualizzazioni.
Con il superamento delle resistenze si ottiene il flusso che collega i vari registri vocali in modo omogeneo, dal grave all’acuto, e permetterà una emissione canora senza sforzo ed eufonica.
In questa fase si capiscono e si fa esperienza diretta di alcuni principi fondamentali: come, per esempio, che gli acuti non esistono, semplicemente perché non sono cause, ma effetto di qualcosa che avviene prima dell’acuto stesso.
Con ARS anche la giusta proiezione del suono si può trovare con semplici esercizi pratici. In questo modo il suono si arricchirà di armonici in “modo naturale” rendendo la voce sonora senza bisogno di forzare.
Alla fine di questa fase, il cantante avrà cambiato completamente la visione della vocalità. Si sarà reso conto per esempio che la voce e la musica non sono verticali come gradini di una scala, ma orizzontali. Il cambio di visione comprenderà tutto: legato, salti, agilità. La nuova visione non è altro che il risultato di aver finalmente imparato il linguaggio della scimmia/muscolo/voce.
Le resistenze che si incontrano in un brano o in un’opera saranno sviscerate e chiarite.
Alcun passaggi difficili verranno estrapolati e risolti separatamente attraverso semplici esercizi e vocalizzi creati ad hoc. Una volta che le soluzioni saranno diventate istintive si potrà semplicemente riprodurle con grande naturalezza e facilità nel brano cantato.
Per i principianti nella fase 5 si passa dai vocalizzi a cantare i primi brani. Grande attenzione sarà data alla dizione.
ARS considera il canto una forma d’arte totale (cantare e recitare) e anche l’espressione dell’interezza della Persona, con il suo temperamento ed emozioni.
Questa è la fase dove si impara a interpretare sia vocalmente che attorialmente i brani.
I cantante raggiunge una grande sicurezza e padronanza dei suoi mezzi, fino a trovare una dimensione che Colombini chiama Corpo Sonoro: un intero corpo/persona che sta cantando. L’immedesimazione col il canto sarà tale da dare la sensazione di “essere cantati” dalla propria voce.
Pensando al futuro, in questa ultima fase ti forniscono alcuni preziosi consigli sull’avvio alla carriera o sulla sua gestione. Verrà consigliata la scelta del repertorio, come preparare il materiale informativo, la scelta dell’agente e dei concorsi, come preparare i programmi di concerto e infine verranno dati dei consigli di igiene vocale per poter mantenere la voce sana nel tempo.
A questo punto dell’iter formativo, si sarà raggiunto il flusso vocale in istintivo, il cantante non penserà più alle difficoltà tecniche, e quindi potrà far affiorare le emozioni e la sua personalità artistica. Sarà quindi pronto per il palcoscenico.
Alla fine dell’iter di studio è sempre prevista una esecuzione dal vivo con pubblico.
ARS proporrà varie e semplici soluzioni quali saggi ed esibizioni presso circoli lirici.
Inoltre, consiglierà soluzioni a prezzo competitivo per realizzare video, incisioni e fotografie, necessarie per audizioni e concorsi.
Con l’esecuzione dal vivo, il cantante sperimenterà non solo il Corpo Sonoro, ma farà esperienza anche di un’altra condizione, comune ad attori e cantanti: lo stato di flusso. Si tratta di uno stato particolare che si crea durante l’atto performativo, che Colombini definisce stato onirico-creativo-reattivo. Il cantante sarà reattivo, per esempio, nel dialogo musicale con l’accompagnatore, ma anche immerso nella realtà emotiva del brano come in un vivido sogno.
In caso di problematiche fisio-patologiche della voce, ARS si affida a un team di eccellenti professionisti (foniatra, logopedista e osteopata specializzato sui cantanti).
Tutte le fasi, tranne le fasi 7 e 8 possono avvenire on-line.
Silvia Colombini
E-Mail: sopranocolombini@gmail.com – Telefono: +39 335 376 000
© 2023 Silvia Colombini – P. IVA: 12912900961 – Tutti i diritti riservati